Amarone E Recioto Della Valpolicella Cantina Accordini Igino? Grazie alla sua spiccata attenzione e cura nella produzione di Amarone della Valpolicella e Recioto, l’azienda capitanata da Guido Accordini imprenditore agricolo e da sua moglie Liliana è divenuta un importante punto di riferimento del suddetto territorio. Ogni anno produce infatti migliaia di bottiglie richieste sia dai clienti italiani, sia da quelli esteri. La Cantina Accordini venne fondata nel 1821 da Igino Accordini, il quale lasciò in eredità ai posteri tutta la sapienza e la professionalità necessarie per produrre dei vini sempre eccellenti.
Le previsioni per il 2020 per il mercato del vino erano ottime, ma la realtà dei fatti ha presentato un conto ben diverso. L’emergenza sanitaria di queste settimane si è abbattuta in modo consistente sul territorio italiano, e a risentirne è stato anche il mercato del vino. Non solo perché i ristoranti, i bar, le enoteche e i pub sono stati chiusi, ma anche per il timore di essere contagiati e le numerose disdette delle prenotazioni. Senza trascurare, poi, le conseguenze delle difficoltà logistiche correlate al blocco dei trasporti. L’annullamento dell’edizione 2020 di Vinitaly è una logica conseguenza, ma sono saltati anche il ProWein di Dusseldorf in Germania, il Vinexpo di Hong Kong e la Fiera del Vino di Chengdu. Se sino a poche settimane fa ci si attendeva un aumento delle vendite dei vini italiani, ora è più razionale aspettarsi una flessione, che comunque si auspica sia sufficientemente contenuta.
Una volta che è stato effettuato l’appassimento, il peso delle uve si è ridotto fino al 40%, e il loro aspetto è simile a quello dell’uva passa; inoltre, gli aromi e gli zuccheri si sono concentrati. La vinificazione è lenta, visto che di solito ha una durata di un mese e mezzo superiore rispetto a quella che viene adottata per i vini classici. In questa fase si sospende la fermentazione: ciò vuol dire che la trasformazione in alcol dello zucchero non viene portata a termine in maniera definitiva dalle uve, ed è per questo che il vino risulta molto strutturato ma meno alcolico, e quindi più dolce. Vedere aggiuntivo dettagli sopra Accordini Igino.
Che intuizioni ha avuto Igino? Essendo stato un autentico contadino veneto, mio padre non rinunciò mai a lavorare in campagna, ma ebbe l’intuizione di comprendere che i tempi stavano mutando. Così negli anni ’80 del secolo scorso c’è stato il picco dell’Amarone. Accordini Igino è stato sempre convinto che è in vigna che si può fare il vino buono; non era molto persuaso della bontà della tecnologia, ma amava seguire e rispettare il ciclo della natura. Ci racconta di più della cantina? La mia visione, che ho ereditato da mio padre, è quella di dare vita a un vino che proponga gli standard di qualità più elevati, anche per mezzo di metodi di produzione migliori di quelli a cui l’industria ci ha assuefatto. Il nostro obiettivo è quello di prevenire una industrializzazione priva di regolamentazione, che è uno degli errori più frequenti che si commettono in fase di preparazione dei vini.
Perché scegliere “Accordini Igino”: Il rispetto dell’ambiente naturale è solo uno dei tanti punti di forza che contraddistinguono il modus operandi dell’azienda agricola “Accordini Igino”, che può contare su vitigni di qualità e, soprattutto, sulla capacità di instaurare con il territorio di elezione un legame unico e impossibile da scalfire. Le uve vengono prodotte con una notevole attenzione all’utilizzo delle risorse, badando sia all’impatto ambientale che alla riduzione dei prodotti chimici utilizzati. Guido Accordini è consapevole delle conseguenze economiche che l’allarme sanitario del coronavirus innescherà, ma non esprime una particolare preoccupazione per il marchio. L’avvento della pandemia, come si può facilmente intuire, ha bloccato tutto ma non ha arrestato il consumo di vicino. Leggere aggiuntivo dettagli a Accordini Igino.